È responsabilità dell’amministratore far eseguire le analisi dell’acqua condominiale?
Sì, è responsabilità dell’amministratore far eseguire le analisi dell’acqua condominiale.
La normativa italiana, in particolare il decreto legislativo 18/2023, prevede che l’amministratore di condominio sia il gestore della distribuzione idrica interna, ovvero di tutto l’impianto idrico condominiale, dalle tubature ai serbatoi, compresi gli addolcitori e le autoclavi.
L’amministratore ha quindi l’obbligo di controllare l’adeguatezza e la manutenzione dell’impianto e le analisi dell’acqua costituiscono un ottimo strumento per verificarne lo stato.
La periodicità minima delle analisi è annuale, ma l’amministratore può decidere di farle eseguire con maggiore frequenza, in base alle caratteristiche dell’impianto e del condominio.
Le analisi devono essere eseguite da un laboratorio accreditato e devono comprendere almeno i seguenti parametri:
- pH
- Durezza
- Conducibilità elettrica
- Residuo fisso
- Cloro libero
- Nitrati
- Fosfati
- Ammoniaca
- Batteri coliformi
- Escherichia coli
In caso di risultati non conformi, l’amministratore è tenuto a prendere provvedimenti per ripristinare la salubrità dell’acqua.
In caso di inadempienza dell’amministratore, i condòmini possono agire in giudizio per ottenere il risarcimento dei danni subiti.